Edizione 2015 - Prof. Giovanni Ballarini

Venerdì 04 Dicembre 2015 - ore 17,30

Aula Magna Dipartimento Scienze Giuridiche

Università Mediterranea

 

Saluti
Prof. Pasquale CATANOSO
Magnifico Rettore Università Mediterranea
Prof. Avv. Nico D’ASCOLA
Dipartimento DIGIEC Università Mediterranea
Introduce e Coordina
Dr. Vincenzo VITALE
Presidente Fondazione Mediterranea
Interventi
Prof. Avv. Michele SALAZAR
Direttore Centro Studi Territoriale Calabria AIC
Prof. Francesco MENICHINI
Coordinatore Territoriale Calabria AIC
Prof. Giuseppe BARBARO
Dipartimento DICEAM Università Mediterranea
Prof. Franco PRAMPOLINI
Dipartimento PAU Università Mediterranea
Motivazioni Premio Russell
Dott. Sandro BORRUTO
Segretario Area Grecanica Terre del Bergamotto AIC
Conferimento Premio Russell
Prof. Dott. Antonino MONORCHIO
Delegato Area Grecanica Terre del Bergamotto AIC
Magistralis Lectio
Prof. Giovanni BALLARINI
Professore Emerito dell’Università di Parma
Presidente Onorario Accademia Italiana della Cucina AIC
DIONISO NEL BOSCO DELLE Mille SCIENZE

 

DIONISO NELLA SELVA DELLE MILLE SCIENZE

SINTESI

Antica era la coesistenza non conflittuale ma dialogante tra il sapere razionale e quello emozionale. L’unità della conoscenza e del sapere si é progressivamente frazionata con il sorgere delle discipline sperimentali, iniziate nel Rinascimento italiano con il metodo galileiano. Determinante del mancato dialogo tra le discipline scientifiche e del fallito processo d’integrazione é stato un tragico capovolgimento di rapporto tra sapere e tecnica. In un passato sempre più lontano e che salvo sempre più rare eccezioni sembra quasi perduto, le tecniche nascevano e si sviluppavano nell’ambito di un pensiero unitario, oggi invece singole tecniche, sempre più specialistiche e autoreferenziali, si sviluppano autonomamente.

In un recente passato Sir Charles P. Snow ha segnalato il dilagante pericolo di Due Culture, mentre oggi stiamo assistendo all’incontrollata crescita di mille scienze, grandi e piccole, ognuna delle quali parla linguaggi diversi, tra loro non comunicano. In questa selva delle mille scienze, quello che la tradizione diceva non é più vero, ma soprattutto il vero e il giusto cambiano di momento in momento e da luogo a luogo, dando origine a una Società Liquida (Zygmunt Bauman) che si espande in Non Luoghi (Marc Augé). La selva oscura delle mille scienze si é straordinariamente sviluppata e senza freno continua ad aumentare per l’azione incontrollata di Atena, dea di una conoscenza razionale che non basta all’uomo, e per l’assenza equilibrante di Dioniso dio del sapere contaminato.

La postmoderna conoscenza razionale, scientifica, ipertecnologica e frazionata, non ha più il necessario bilanciamento di un sapere emotivo, umanistico, artistico e unitario di cui l’uomo ha bisogno. Per questo, anche se viviamo sempre più a lungo, numerosi e ricchi, siamo anche sempre più soli, incerti e paurosi. Mentre dilagano le incertezze e le paure, riusciamo a combattere le malattie del corpo ma non quelle dell’anima perché il dominante pensiero razionale e tecnologico che nutre il corpo non si associa al pensiero dionisiaco che nutre l’anima. Esemplare é quanto sta avvenendo in questi ultimi tempi nell’alimentazione umana. Mai come oggi, per opera delle tecniche e di razionali trattamenti di produzione e controllo, abbiamo a disposizione cibi abbondanti, buoni e soprattutto sicuri. Al tempo stesso mai come oggi dilagano i dubbi e le paure alimentari, che si riflettono sul loro uso, ma che soprattutto generano ansie e malattie dello spirito, avvelenando l’anima.

Senza rinunciare, anzi valorizzando in una nuova dimensione la grande ricchezza delle mille scienze razionali, solo in un livello di sintesi superiore il pensiero dionisiaco emotivo e contaminante può mettere in contatto e far dialogare le diverse discipline tecnologiche, creando tra loro una conversazione capace di creare una nuova sintesi sulla quale tracciare quella diritta via che é necessario percorrere per nutrire non solo il corpo ma soprattutto l’anima e sulla quale superare i dubbi e le paure che travagliano la nostra epoca postmoderna.

GIOVANNI BALLARINI SHORT CURRICULUM

Nato a Roma il 25 dicembre 1927.
Laureato in Medicina veterinaria presso L'università di Bologna nel 1949 e abilitato alla professione di medico veterinario.
Libero docente di Patologia Speciale e Clinica Medica nel 1958
Docente presso le Università di Bologna (1949-50), Camerino (1950-53), Parma (1953-2003)
Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Parma per i trienni accademici 1987-90 e 1990-93.
Dottore Honoris Causa dell’Università Aristotiles d’Atene (1996)
Medaglia d’oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte del Ministero della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana, è stato insignito dell’Orde du Mérite Agricole della Repubblica 
Francese. Nella sua ricerca scientifica ha raggiunto importanti ed originali risultati, documentati da oltre 900 pubblicazioni e numerosi libri. 
Da oltre venti anni s’interessa di storia, antropologia ed alimentazione dell’uomo, con particolare attenzione agli aspetti antropologici (antropologia alimentare) ed ha pubblicato numerosi libri, anche con lo pseudonimo di John B. Dancer, riguardanti la cultura alimentare padana, in modo particolare parmigiana. Esperto in diverse commissioni del Ministero della sanità e dal 1976 al 1986 dello SCAN (Comitato Scientifico Alimentazione Animale della Comunità Europea).
Dal 2000 é Presidente della Stazione Sperimentale Industrie Conserve Alimentari (SSICA) sotto il controllo del Ministero delle Attività Produttive.

Come membro di commissioni della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea e pubblico amministratore, in questi ultimi venticinque anni si è intensamente occupato sia della sicurezza sia della qualità degli alimenti, sviluppando, in particolare, temi d’antropologia alimentare, la disciplina che studia gli aspetti antropologici dell’alimentazione umana, in tutte le sue diverse sfaccettature e complessi rapporti con la società, l’economia ed in modo particolare la salute.

Socio di numerose società italiane e straniere è anche socio ordinario dell’Accademia Nazionale di Agricoltura e dell’Accademia Alimentare Italiana. Premio Scanno – Università di Teramo per l’Alimentazione (2005), Premio “Ago d’Argento” 2006. Per la sua attività nella antropologia alimentare ha avuto riconoscimenti ed é stato insignito del Premio Glaxo (Verona), Premio Antico Fattore (Firenze), Premio Verdicchio d’Oro (Staffolo, Ancona) e Premio Giornalistico Maria Luigia (Parma).

In questi ultimi anni ha dedicato attenzione ai Giacimenti Enogastronomici ed al ruolo della ricerca gastronomica nella loro valorizzazione, in rapporto anche al turismo gastronomico e partecipando anche a programmi ad hoc di diverse Provincie italiane e della Regione Emilia Romagna. Attualmente svolge attività didattica presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Gastronomiche della Università di Parma e presso due Master. È docente presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana con sede a Colorno (Parma) ed ha svolto attività didattiche presso diverse Scuole Alberghiere.
Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, ha svolto e svolge un’intensa attività di divulgazione sui temi dell’alimentazione, collaborando con quotidiani e partecipando a trasmissioni televisive.

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