AREA INTEGRATA DELLO STRETTO: NUOVI SCENARI DOPO LA PANDEMIA
SINTESI RELAZIONE PRESIDENTE MARIO MEGA
Lunga ed esaustiva analisi dello stato attuale e delle ipotesi di sviluppo dell’Area integrata dello Stretto.
Al primo posto, volendo fare una breve sintesi di quanto detto dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale ing. Mario Mega, porrei la questione di tir a Pentimele. È stata confermata un’impostazione sostanzialmente contraria: perché collide con una visione di sviluppo turistico del porto di Reggio (basata sul nautica da diporto, stanziale e di passaggio, oltre sulla crocieristica con navi di dimensioni medio-piccole), la cui vocazione può essere commerciale solo in misura assolutamente residuale; per gli ovvi limiti all’accesso portuale e per il relativo provocato inquinamento; perché non è pensabile, prescindendo da altre valutazioni, che un’operazione di tal genere possa essere portata avanti senza in consenso e l’appoggio degli Enti locali e della cittadinanza. Per quanto riguarda il porto di Villa, lo spostamento degli approdi a Bolano risolverebbe il problema dell’attraversamento della cittadina da parte di mezzi pesanti e renderebbe sostanzialmente inutile l’ipotesi di trasferire parte del traffico a Pentimele. Ambedue queste posizioni sono da tempo, fin dalla sindacatura villese di Rocco Cassone, appoggiate in convegni e interventi dalla Fondazione Mediterranea.
Al secondo punto, non perché meno importante, metterei la questione dell’attraversamento dello Stretto da parte dei pendolari. Questo peraltro è stato l’argomento dell’intervento della Fondazione Mediterranea che, ricordando come il termine metropolitana del mare sia stato usato a proposito dell’attraversamento dello Stretto per la prima volta nel 2007 in un doppio convegno tenutosi a Palazzo Zanca in Messina e a Palazzo San Giorgio in Reggio, ha ricordato i requisiti minimi del sistema di trasporto per poterlo definire con il termine di metropolitana: alta frequenza delle corse distribuite su un lungo periodi di tempo, dalle 06 alle 24; basso costo del biglietto che, eventualmente, dovrebbe prevedere il suo uso anche sui mezzi terrestri, gommati e non, delle rispettive città e del loro hinterland; terminali collegati con la rete di trasporto terrestre e orari armonizzati. Va da sé che questa ipotesi di metromare, con relativamente pochi e facili aggiustamenti, renderebbe di fatto superato il problema dell’accesso all’aeroporto Tito Minniti da parte dell’utenza messinese con il definitivo de profundis per la scellerata e antieconomica ipotesi del pontile aeroportuale con corse di mezzi marittimi appositamente dedicate.
Terza importante citazione. Cito più o meno letteralmente l’ing. Mega: occorrerebbe disincrostare i collegamenti sullo Stretto dalle rendite di posizione esplorando la possibilità di intervento di nuovi operatori. Credo sia inutile chiosare questa affermazione, che lascerei isolata per non sminuirne l’importanza.
Al quarto punto porrei una serie di notazioni e appunti che, pur non sviluppati, potrebbero essere certamente tutti suscettibili di ulteriori approfondimenti: rapporti con l’autorità portuale di Gioia Tauro; Zes; portualità turistica e marinara di Scilla e Bagnara, che attualmente ricadono sotto Gioia; promozione dell’Area dello Stretto come unico Hub crocieristico e come unica città turistica; blu economy; logistica (cito testualmente: la logistica è un’industria che si deve costruire); ecc.
Insomma, la relazione del presidente Mega ha ulteriormente confermato l’interesse dell’Autorità per lo sviluppo dei territori e una visione illuminata dei trend di sviluppo da sponsorizzare. Perfetta sintonia con le idee espresse più volte e da ormai più di tre lustri dalla Fondazione Mediterranea: idee che sappiamo essere anche fatte proprie dai rappresentanti regionali e cittadini nel Comitato di Gestione dell’Autorità, Alberto Porcelli e Domenico Battaglia, oltre che dall’assessore regionale Domenica Catalfamo, che certamente farà sì che la Regione non sia la solita distratta quando si affrontano problemi reggini.
Un ringraziamento, infine, per la perfetta organizzazione dell’evento sulla piattaforma Zoom, va all’arch. Dina Porpiglia e all’avv. Corrado Savasta, oltre naturalmente ai Club Service Rotary e Lions.