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Martedì, 26 Maggio 2009 16:25

DE PROFUNDIS PER IL MELA

La Provincia regionale di Messina sembra ormai decisamente orientata ad archiviare il progetto per la realizzazione di uno scalo aeroportuale nella Piana del Mela a Milazzo. L'assessore all'Attuazione del Programma Michele Bisignano, replicando a una mozione presentata dal consigliere provinciale del gruppo Democratici Autonomisti Antonino Calabrò, ha affermato che Messina, sulla base di una serie di constatazioni anche di ordine economico, punta su un aeroporto che già esiste e che è in fase di rafforzamento della sua offerta piuttosto che sulla creazione ex novo di una struttura aeroportuale.
Nonostante che l'Aeroporto del Mela sia inserito nel Piano Triennale Opere Pubbliche e nel Piano Territoriale Provinciale, per la sua costruzione ci vorrebbero circa 350 milioni, cifra che non si sa dove reperire. D'altronde, la società Aeroporto del Mela è in atto composta esclusivamente dalla Camera di Commercio e dall'Asi, mentre Comuni e Provincia non ne fanno parte, e il suo capitale sociale è di soli 10 mila euro. Inoltre, il parere di Vito Riggio, presidente dell'Enac, è decisamente negativo sull'ipotesi di realizzazione di altri scali in Sicilia che si aggiungano al Punta Raisi e al Fontanarossa.

Sono questi, sostanzialmente, i motivi che spingono Messina ad aumentare il numero delle quote nella società che gestisce il Tito Minniti. All'uopo l'assessore Bisignano dichiara di aver chiesto alcuni atti: il piano industriale, lo statuto societario, l'atto costitutivo, i verbali delle ultime assemblee. Anche dal punto di economico l'ipotesi Tito Minniti dà più sicurezze, dal momento che il capitale sociale è stato aumentato a 4 milioni di euro e che il Ministero dei Trasporti, di raccordo con l'Enac, avrebbe stanziato oltre 30 milioni per il potenziamento della struttura, che tra poco dovrebbe vedere l'ingresso di nuovi vettori con nuovi voli e tariffe agevolate. Altro punto a sfavore della Piana del Mela è che nella vicinanze insistono una raffineria e una centrale elettrica.

Insomma, con buona pace di Salvatore Leonardi, già presidente della Provincia di Messina e oggi presidente della Società Aeroporto del Mela, Bisignano afferma che "la strada che vogliamo percorrere è quella che porta nello Stretto, con l'ultimazione dei pontili d'attracco per il collegamento diretto e il check-in a Messina per poter velocizzare le operazioni di imbarco".

Questa storia, anche se probabilmente il suo epilogo sarà quello giusto e doveroso, dà comunque una certa amarezza: l'amarezza di constatare che uno dei nemici dell'integrazione sullo Stretto sia proprio quel Salvatore Leonardi che, da presidente della Provincia di Messina, aveva firmato con il suo collega dirimpettaio Pietro Fuda il protocollo d'intesa per la realizzazione dell'Area Integrata dello Stretto.