Il premio russell 2014 della fondazione mediterranea all’on. Armando veneto

Pasquino Crupi, nella sua Agenda Letteraria 2013, indicava Armando Veneto come “avvocato, politico, meridionalista”. Non poteva esserci migliore definizione, anche se parzialmente incompleta per la poliedrica attività che contraddistingue la vita sociale dell’on. Avvocato di Palmi. Ancora Crupi: “Avvocato di grande fierezza individuale, splende nei Tribunali del Mezzogiorno e della Calabria per la sapienza giuridica a la vigorosa eloquenza, allietata da incisioni letterarie e filosofiche”. 

Sono questi i motivi, in sintesi, che hanno determinato la Commissione per l’assegnazione del Premio Bertrand Russell ai Saperi Contaminati (costituita da quattro membri, due nominati dal Rettore dell’Università Mediterranea e due dal Presidente della Fondazione Mediterranea) ad attribuire al Nostro l’edizione 2014.

Alla cerimonia, svoltasi nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, coordinata dal presidente della Fondazione Mediterranea dott. Vincenzo Vitale, hanno dato il loro contributo con puntuali interventi: il prof. Giuseppe Barbaro, a nome del Rettore prof. Pasquale Catanoso; il dott. Giuseppe Bova, rappresentante del Think Tank Città Metropolitana, associazione dei Club Service dell’Area dello Stretto; il prof. Antonino Monorchio, vice Presidente della Fondazione Mediterranea.

Le motivazioni del Premio sono state esposte dall’editore dott. Domenico Laruffa; il Premio è stato consegnato dal sen. avv. Nico D’Ascola, in rappresentanza del Dipartimento di Giurisprudenza.

L’on. Avv. Armando Veneto ha concluso l’incontro con la Magistralis Lectio “La lotta alla mafia nella letteratura calabrese”, composta in un’agile pubblicazione dall’editore Laruffa e donata ai presenti. 

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Nella foto, da sinistra:

Antonino Monorchio, Nico D’Ascola, Vincenzo Vitale, Armando Veneto, Domenico Laruffa.