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Corretta alimentazione e prevenzione oncologica

Palazzo Zani - 20 febbraio 2020

Presentazione Progetto

RATIO

L’allungamento della vita media è la prova, indiretta ma non tanto, che il cibo assunto giornalmente può essere considerato come una vera e propria terapia in grado di prevenire, entro certi limiti, le patologie tipiche dell’anzianità.

Al variare delle abitudini alimentari, infatti, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra dello scorso secolo con la “scoperta” della c. d. dieta mediterranea, è corrisposta una minore frequenza e gravità di malattie cardiovascolari, come trombosi o infarti, e metaboliche, come il diabete o l’ipercolesterolemia.

Questa constatazione, per certi versi ovvia, è suffragata da una serie di riscontri oggettivi che fanno sì che una corretta alimentazione venga considerata dalla scienza medica un sussidio indispensabile, o addirittura un’alternativa valida, alla terapia farmacologica di una numerosa coorte di malattie (oltre a quelle già citate potremmo assumere a esempio la fibrosi epatica da abuso alcolico, che di fatto guarisce con la semplice eliminazione degli alcolici dalla dieta).

Partendo dall’altra, ovvia ma non troppo, considerazione che il corpo umano non dimentica mai nulla e che generalmente qualsiasi alterazione dell’equilibrio psico-fisico incidente nella verde stagione si trasforma in malattia negli anni della maturità, è evidente che una corretta alimentazione in età giovanile unitamente a un sano stile di vita pone le basi di un durevole stato di salute agendo quasi come una medicina preventiva.

Queste tesi oggi si pensa concretamente di poterle estendere anche alle malattie oncologiche, nel senso che si hanno evidenze scientifiche di come un igienico stile di vita, che naturalmente comprende anche la corretta alimentazione, sia in grado di prevenire o limitare l’insorgenza di alcune forme tumorali.

A quanto detto, purtroppo, fa riscontro una scarsa attenzione a questi temi da parte della popolazione giovanile, adusa spesso ad abusi alcolici e a nutrirsi di junk food con una serie di squilibri alimentari che, apparentemente ben assorbiti nel presente, con passare del tempo potrebbero generare patologie anche serie.

Tutto ciò ha fatto determinare la Fondazione Mediterranea, con la collaborazione dell’Accademia Italiana della Cucina, a istituire una partnership con il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea e il Reparto di Oncologia del Grande Ospedale Metropolitano per organizzare una serie di incontri, soprattutto negli Istituti di istruzione superiore della Città Metropolitana di Reggio Calabria, volti a promuovere un corretto stile di vita e un’ottimale igiene alimentare in funzione preventiva delle malattie in genere e di quelle oncologiche in particolare.

Si spera di contribuire a porre un argine al dilagare di scorrette abitudini dietetiche in età giovanile, come: abuso di bevande alcoliche o di alimenti ascrivibili al junk food, uso di diete dimagranti squilibrate o iperproteiche per “mettere massa”, assunzione di integratori alimentari che portano utile solo ai loro produttori. Questi errati comportamenti alimentari che creano uno squilibrio nel sistema/organismo di cui non si ha contezza nel presente giovanile ma che certamente darà nel tempo della maturità le sue conseguenze.