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VERSO IL REFERENDUM COSTITUZIONALE: LE RAGIONI DEL NO

VERSO IL REFERENDUM COSTITUZIONALE: LE RAGIONI DEL NO

Sala Conferenze Palazzo Alvaro - Provincia di Reggio Calabria

Venerdì 01 luglio 2016 – ore 18:00

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Introduce

Vincenzo Vitale – coordinatore Comitato civico per il NO alla riforma costituzionale

Interventi

Tiziana Catalano – segretario Comitato civico per il NO alla riforma costituzionale

Alessandra Bordini – coordinamento reggino Azione Nazionale

Ivan Tripodi – coordinamento regionale Partito Comunista Italiano

Relaziona

Pietro Di Muccio de Quattro – Direttore Emerito Senato della Repubblica

Interventi liberi

Conclude

Antonino Monorchio – presidente Comitato civico per il NO alla riforma costituzionale

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Ratio dell’incontro

Ciò che ha determinato un gruppo di professionisti reggini senza casacca di partito a strutturarsi in un Comitato per il NO alla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi, pur non entrando nel merito di problematiche costituzionali, è essenzialmente riconducibile a due considerazioni. La prima riguarda le “regole del gioco”, che non possono essere cambiate da uno dei giocatori ma da tutti: la Costituzione, grande regola del gioco democratico nazionale, va cambiata all’unanimità o quantomeno con una maggioranza qualificata che accorpi anche la parte dialogante dell’opposizione parlamentare e mai da una sola delle parti. La seconda motivazione riguarda la personalizzazione della riforma, legata più a un nome che non a un progetto. In altri termini il legare le sorti del Governo all’approvazione referendaria di una riforma costituzionale è un non sense politico che di sana dialettica democratica ha ben poco. Questo in sintesi ciò che esporrà Vincenzo Vitale, coordinatore del Comitato reggino per il NO, in apertura dell’incontro. 

Sulle questioni più tecniche, le ragioni dl NO saranno illustrate dal Direttore Emerito del Senato della Repubblica prof. Pietro Di Muccio de Quattro. Concluderà Il presidente del Comitato, prof. Antonino Monorchio.

Da segnalare, dopo l’intervento di Tiziana Catalano, segretario del Comitato, quelli di  Alessandra Bordini, del coordinamento reggino di Azione Nazionale, e di Ivan Tripodi, del coordinamento regionale del Partito Comunista Italiano: a significare che questa riforma non piace né a destra né a sinistra e che è necessario che i partiti e gli schieramenti riprendano a parlarsi e a dialogare tentando di trovare una base comune su cui agire nell’interesse collettivo.    

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