LA CONVENZIONE TRA DIPARTIMENTO DI AGRARIA E FONDAZIONE MEDITERRANEA

CONVENZIONE STIPULATA PRESSO LA DIREZIONE DEL DIPARTIMENTO DI AGRARIA DELL'UNIVERSITA' MEDITERRANEA GIOVEDI' 25 FEBBRAIO 2016 TRA IL PROF. GIUSEPPE ZIMBALATTI, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO, E IL DR. VINCENZO VITALE, PRESIDENTE DELL FONDAZIONE MEDITERRANEA, INSIEME AL PROF. ANTONINO MONORCHIOO, PRESIDENTE DEL COMITATO SCINTIFICO DELLA FONDAZIONE

RATIO CONVENZIONE

Se dovessimo riassumere in una sola parola o concetto tutto ciò che viene sintetizzato nella Convenzione che la Fondazione Mediterranea firma con il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea, potremmo usare un solo termine: enogastronomia, come sintesi dei lemmi enologia e gastronomia soprattutto quando li si riferisce al territorio e alla sua promozione; enogastronomia, non solo come concetto teorico o astratto oggetto di riflessione accademica, ma anche come un’idea pratica inserita in un contesto di sviluppo locale.

Questa disciplina, solo da poco assurta al rango accademico, va ben oltre lo studio della composizione e delle caratteristiche organolettiche dei cibi e delle bevande che si assumono ai pasti, la qual cosa sarebbe estremamente riduttiva. In primis c’è da rilevare che essa è interdisciplinare, nel senso che imprescindibilmente si deve avvalere di competenze le più diverse, dalla chimica alla fisica dalla geografia alla storia ecc. Inoltre deve studiare essenzialmente i rapporti tra l’agricoltura, compresa la trasformazione e commercializzazione dei suoi frutti,e il territorio, inteso in senso sia olistico, ovvero nel suo insieme, sia polisemico, ovvero portatore di diversi e variegati significati.

Si deve altresì aggiungere che con enogastronomia non si definisce solo quanto appena detto, ovvero lo studio di ciò che una determinata comunità di persone riesce a produrre e/o consumare in rapporto a un territorio, ma anche il cosiddetto "pensiero gastronomico". Questo termine sintetizza quanto sotteso ogni qualvolta si sceglie un cibo o una bevanda percependone sfumature e toni che derivano non solo dalle caratteristiche intrinseche del prodotto ma anche dalla storia e dalle tradizioni del luogo di produzione.

Il termine enogastronomia, per la verità, è alquanto sfuggente, debordando anche nel terziario e nelle promozione turistica dei luoghi,  ma è di estrema attualità e si sta normando a livello comunitario con i marchi di origine assegnati ai prodotti agroalimentari che vengono realizzati con un ben definito disciplinare. La Comunità mira a un’idea di Europa con tipicità agroalimentari intimamente connesse ai territori di produzione e che siano specchio delle diverse culture locali.

Inoltre c’è da rilevare che, ppsto che l’Italia è una delle più ambite mete per il turismo culturale e ambientale, l’enogastronomia potrebbe essere un ulteriore volano del suo sviluppo. Quasi due terzi dei turisti che visitano l’Italia, infatti, hanno come cibo e cultura la principale motivazione e la metà degli italiani pensa che il cibo, insieme all’arte e alla cultura, sia il miglior biglietto da visita del Bel Paese nel mondo. D’altronde i numeri sul turismo enogastronomico in Italia sono positivi e chiari trattandosi di un mercato in espansione e con ulteriori grandi opportunità di incremento.

Ciò detto, l’obiettivo della Convenzione è di valorizzare un concetto di enogastronomia che contribuisca a dare una risposta a quel turismo enogastronomico che, senza voler sminuire la valenza della visita a un territorio e l’opportunità di conoscere prodotti tipici di qualità, intende trasformare questa visita in esperienza culturale. Un turismo con cui vivere esperienze uniche e autentiche, non massificate: in queste la promozione del prodotto tipico diviene quasi un pretesto per far conoscere siti e comunità lontane dai circuiti tradizionali e farne apprezzare cultura e tradizioni e “genius loci”.

Il tutto, trattandosi di una convenzione tra una Fondazione che si propone la promozione e lo sviluppo dell’Area dello Stretto e il Dipartimento di Agraria di un’Università radicata territorialmente, con un’ottica particolarmente rivolta ai problemi locali. Quello che si vuole in particolar modo promuovere, fermo restando l’insieme generale di riferimento di cui si è appena parlato, e senza sminuire le peculiarità meridionali in generale e calabro-sicule in particolare, è il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria allargato a quella zona della Sicilia Orientale con la quale confluisce in quella che definiamo Area dello Stretto. In Italia abbiamo già molti esempi di come, con le “strade del vino” o le “vie del gusto”, la riscoperta dei “giacimenti enogastronomici” ha generato dei circuiti positivi di sviluppo territoriale basati sul turismo di qualità. È propria questo che, alla lunga, si propone la Convenzione.

CONVENZIONE TRA 

UNIVERSITÀ MEDITERRANEA REGGIO CALABRIA – DIPARTIMENTO DI AGRARIA

e

FONDAZIONE MEDITERRANEA PER L’AREA DELLO STRETTO

FINALIZZATA ALLA PROMOZIONE ED ALLO SVILUPPO DELLA CULTURA ENOGASTRONOMICA

IN PARTICOLARE NELL’AMBITO DELL’AREA E DELLA CITTÀ METROPOLITANA DELLO STRETTO

*** *** ***

  1. Il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con sede in località Feo di Vito, nella persona del Direttore prof. Giuseppe Zimbalatti;
  2. la Fondazione Mediterranea per l’Area dello Stretto, con sede in Reggio Calabria al n. 13 di via Parco Caserta Nord, nella persona del Presidente dr. Vincenzo Vitale.
    1. il sempre più diffuso interesse per il valore scientifico e culturale oltre che antropologico e sociale della pratiche alimentari, della culinaria e più in generale dell’enogastronomia;
    2. che la cultura enogastromica può essere un importante volano di sviluppo per i sistemi territoriali in generale e per l’area dello Stretto in particolare;
    3. che l’Università Mediterranea col suo Dipartimento di Agraria ha attivato corsi di laurea nell’area delle scienze agrarie e delle tecnologie alimentari, unitamente a master e specializzazioni sul tema;
    4. che la Fondazione Mediterranea, costituita il 04 aprile del 2006 con atto del notaio Albanese e avente tra i soci fondatori il Comune e la Provincia di Reggio Calabria, attiva anche nel settore pubblicistico ed editoriale con la controllata Fondazione Editrice Sperimentale Reggina, ha finalità di promozione e sviluppo dell’Area e della Città Metropolitana della Stretto;
    5. che la citata Fondazione nel settore della promozione della cultura enogastronomica opera avvalendosi della collaborazione della Delegazione Area Grecanica Terre del Bergamotto dell’Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 e dal 2003 Istituzione Culturale della Repubblica Italiana con sede in Milano al n. 31 di via Napo Torriani.
    6. il comune interesse a sviluppare un rapporto di stabile collaborazione finalizzato alla promozione ed allo sviluppo della ricerca e della didattica nel campo della cultura culinaria ed enogastronomica, inteso anche come naturale completamento della filiera agricola ed agroalimentare;
    7. il comune obiettivo di valorizzazione territoriale dell’Area dello Stretto anche tramite la diffusione della cultura agroalimentare in generale e di quella enogastronomica in particolare.
  3. Articolo 1 – Oggetto: promozione e sviluppo della cultura agroalimentare, culinaria ed enogastronomica
  4. Articolo 2 – Comitato di Indirizzo
  5. Articolo 3 – Durata e modifiche

Rilevato

Constatato

Convengono e stipulano quanto segue:

L’università Mediterranea, con il suo Dipartimento di Agraria, e la Fondazione Mediterranea convengono di attivare, a far data dalla sottoscrizione della presente convenzione, rapporti stabili di collaborazione culturale in ambito umanistico e scientifico finalizzati  alla promozione e allo sviluppo della ricerca e della didattica nel campo della cultura agroalimentare, culinaria ed enogastronomica.

All’uopo si serviranno di programmi di ricerca dipartimentali / interdipartimentali e di didattica di alto livello che saranno ritenuti funzionali al raggiungimento degli obiettivi definiti. Tali attività potranno essere portate avanti anche in partnership con altre istituzione culturali (es. Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria).          

Per ottimizzare e concretizzare le attività descritte all’art. 1, verrà costituito un Comitato di Indirizzo così composto: due rappresentanti del Dipartimento di Agraria, il primo dei quali sarà il suo Direttore che nominerà il secondo; due rappresentanti della Fondazione Mediterranea, il primo dei quali sarà il suo Presidente che nominerà il secondo.

La Presidenza viene assunta dal Presidente della Fondazione Mediterranea. Il coordinamento delle attività e la segreteria operativa saranno tenute dalla Fondazione Mediterranea.

La durata delle nomine e degli incarichi, che non comporteranno alcun onere economico per le organizzazioni sottoscriventi, sarà biennale con possibilità di reiterazione. 

Il Presidente convoca il Comitato almeno una volta l’anno. Delle riunioni a cura della segreteria verrà effettuato rapporto al Rettore dell’Università Mediterranea.

La sede delle riunioni è posta presso il Dipartimento di Agraria. A queste riunioni, su invito del Presidente del Comitato, potranno partecipare esperti (non retribuiti) degli argomenti posti all’ordine del giorno.

La presente convenzione ha durata quadriennale con decorrenza dalla data di sottoscrizione ed è tacitamente rinnovata per lo stesso periodo alla scadenza.

Ciascun convenzionato potrà recedere dal rapporto instaurato con preavviso di almeno un anno dalla data di scadenza.

La presente Convenzione, con accordo unanime, potrà essere modificata in qualsiasi momento.

*** *** ***

Sottoscritta in Reggio Calabria presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea giovedì 25 febbraio 2016

Il Direttore pro tempore del Dipartimento di Agraria

Prof. Giuseppe Zimbalatti

Il Presidente pro tempore della Fondazione Mediterranea

Dr. Vincenzo Vitale

Il Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Mediterranea

Prof. Dr. Antonino Monorchio

 

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